Slux Team

Sarà stato un richiamo Pindarico quello che sin da giovanissimo Alessandro Pasquali ha perseguito con caparbietà e dedizione, frutto di una curiosità per quel dono fondamentale e misterioso che è la luce; fatto sta, che l’inseguire e cercare qualcosa nei fasci luminosi lo ha portato a volare molto in alto. 
La dimostrazione è venuta alla luce, per giocare con le parole, qualche sera fa nel castello di Carrù, perché anche se altamente tecnologica sempre di una piccola favola si tratta: quindi il castello, il giardino e, una festa aperta a tutti per la fine dell’estate.
La scoperta di questo giovane scienziato, supportato dal socio Bob Tal e Norberto Bertaina, è divenuta una start-up italo svizzera, in grado di rivoluzionare le trasmissioni wireless sostituendo le onde radio con fasci di luce, onde luminose. Una tecnologia nuova, inattesa, che lascia sconcertati e affascinati. Apparentemente semplice, quando la si vede in azione, fendere l’aria come una spada bianca e innocua, frutto però di moltissime sperimentazioni e miglioramenti continui.

Presentazione al Castello di Carrù

A credere in questo germoglio di futuro è stata la Banca Alpi Marittime di Carrù, che ha deciso di supportarne la crescita organizzando la prima presentazione pubblica con un concerto e uno spettacolo di grande coinvolgimento. Sul palco l’orchestra Baravalle di Fossano, alle loro spalle un grande schermo come quello di un cinema all’aperto su cui sono passano materiali d’archivio, foto, filmati e una voce guida che ha narrato con particolare qualità, la storia della banca sorta nel 1899 dentro un affresco storico sociale, intervallato da canzoni rappresentative di alcuni momenti del cambiamento del paese. 
Non si può dire che non abbia colpito sentir cantare Bella Ciao e La locomotiva di Guccini in uno spettacolo del genere, canzoni che non hanno sfiorato il direttore Carlo Ramondetti, vero mattatore della kermesse. Quando afferma che la “visione – della Banca –  è orientata alle innovazioni più illuminate” coglie davvero nel segno, infatti il concerto è stato trasmesso con il sistema Li-Fi promosso dalla Slux e a fine concerto si è lanciato con un raggio blu un segnale verso le stelle.
Lo spirito seriamente orientato alla ricerca vuole sempre giungere alle cose, espandere le conoscenze. Come le carte dei navigatori che, attraversavano gli oceani dopo Colombo, resero navigabile l’imprevedibilità dei mari grazie a un sistema di informazioni, così le nuove possibilità insite nella luce sono una nave, un veicolo di trasporto sicuro per moltissimi tipi di dati, fisseranno i futuri percorsi e probabilmente muteranno il conosciuto con scenari nuovi.
Vicini alla luce misteriosa di Slux innesca il desiderio di essere lì dove le cose accadono, dove il domani ha poggiato i suoi passi, accanto alle scoperte e alle persone che le hanno pensate. Per ora, fortunatamente, la Slux vola lontano dai soli delle grandi multinazionali, speriamo che sia attenta a non avvicinarsi troppo e bruciarsi le ali.

Alessandro Pasquali e Norberto Bertaina

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